STORNARA


Capitolo 1- Arthur Adams
Sono sdraiato nel retro dell’Audi ‘80 di mio padre. Stiamo andando in Puglia, per le vacanze estive. A Stornara precisamente. Il paesino in cui sono nati entrambi i miei genitori, terroni. A scuola me ne vergognavo ma adesso dormo beato nei retro sedili grigi. Dormo e sogno. Sogno di guardare fuori dal finestrino e vedo un drago bianco prendere forma nel cielo. Questo è quello che mi sembra da lontano, ma da vicino noto che le parti del mitologico serpente non sono altro che frigoriferi da cui escono venditori di enciclopedie. Mi sveglio. Guardo la strada ondulare sotto l'effetto mistico del sole. Intanto dalla radio di mio padre escono insopportabili canzoni neomelodiche registrate male che solo più tardi scoprirò essere considerate piene di sentimento nei carceri di tutta Italia. Quel estate ho 13 anni. Ho ancora i capelli a caschetto, ho capito che Dio non esiste e che sono molto più sveglio del resto della mia famiglia. In questo periodo mi interessano solo i fumetti. Li leggo in macchina anche se mi fanno star male. Leggo "La saga di Proteus". Un’avventura degli X-men che non capisco bene ma che mi coinvolge emotivamente come se la vivessi in prima persona. Ora la storia mi sfugge completamente. Ricordo che c'è ‘sto Proteus che li minaccia. Vincono. In mezzo molto sconforto. La copertina invece la ricordo benissimo. È di Arthur Adams. C'è la solita "foto" di gruppo ma molti di questi X-men non li ho mai visti, e anche dentro l'albo non c'è ne traccia. Ma in qualche modo so che uno è tedesco un altro giapponese poi l'indiano, il russo, l'irlandese e un’africana. Tempesta. Italiani non c'è ne sono. Men che meno dei terroni. Come me.

Capitolo 2 - Madonna Tempesta
Prima di arrivare a Stornara i miei si fermano sempre a comprare le mozzarelle dell'Incoronata. Ricordo la sensazione del latte ancora caldo che sgocciolando scivola dal mento alle braccia. Ancora oggi nessuna mozzarella è mai riuscita a competere con questo ricordo.
Ma i miei non si fermano solo per nutrire il corpo. La seconda tappa obbligata è alla chiesa della Madonna Nera. Negra come Tempesta. I miei la pregano, accendono delle candele, lasciano dei soldi. Io mi annoio ma l'atmosfera delle chiese semi vuote mi è sempre piaciuta. Ci sono le statue\pupazzi, ci sono le vetrate\fumetti, ci sono cose spaventose frutto della contorta fantasia degli adulti.