PATER NOSTER

PROGETTO "MAKER" ALL´ I.P.M. DI CATANZARO
Parte a metà novembre il progetto sperimentale Maker a cui l’Accademia delle Imprese aveva dato inizio lo scorso luglio con la realizzazione di uno spot contro la criminalità e per tutelare i minori a rischio e in stato di devianza.
Maker Sperimentale è un progetto contro la criminalità ma soprattutto per il recupero dei minori reclusi negli Istituti Penali Minorili. Pensato come pilota nazionale parte in forma sperimentale nell’I.P.M. di Catanzaro.
Un’operazione sociale, culturale e motivazionale per favorire il recupero e il reinserimento sociale e civile dei giovani reclusi attraverso processi produttivi creativi utili a una motivazione umana di speranza per un cambiamento in luoghi, come le carceri, in cui sembra non esserci alternativa a una condanna, alla punizione e all’isolamento che diventa eterna e carica di sofferenza per chi la subisce spesso in età molto giovane.
Gli strumenti previsti dal progetto, per l’acquisizione di una motivazione al lavoro e a una possibilità alternativa alla malavita, sono processi creativi e produttivi legati al cinema di verità e l’arte del fumetto e dell’illustrazione.
Un’èquipe costituita da autori, registi, artisti e mediatori culturali entrerà nell’Istituto Penale Minorile e in una forma di reclusione volontaria cercherà di trascorrere più tempo possibile con i ragazzi per farne emergere capacità creative e stimolare una coscienza di autodeterminazione e autostima affermative attraverso un vero e proprio lavoro produttivo. I giovani reclusi, affiancati dai componenti dell’èquipe, dovranno, infatti, produrre spot promozionali e progresso, illustrazioni e processi creativi. Questi ultimi anche con il fine  di canalizzare contestualmente e in maniera empirica i disagi personali che a seguito di un reato vivono in stadi di sofferenza ed emarginazione acuti e che possono durare anche un’intera vita.
L’Accademia crede che una sottrazione di un giovane dal crimine sia possibile solo mediante proposte affermative e costruttive in campo culturale, sociale ed economico, non a caso il progetto prende il nome di Maker, costruttore, “fabbricatore” del proprio futuro. Quest’ultima è la mission dell’operazione. 
Maker intende creare uno strumento di canalizzazione, di narrazione costruttiva e creativa in una nuova prospettiva e possibilità di vedere la propria vita per i minorireclusi.
Il progetto oltre al lavoro dell’èquipe di artisti prevede un’interfaccia con le imprese locali, del territorio provinciale e regionale per sensibilizzare i piccoli imprenditori alla necessità e alla possibilità del reinserimento di giovani che hanno commesso un reato in età adolescenziale per cause spesso imputabili a fattori di degrado sociale e ambientale.
Così come dichiarato dagli stessi giovani reclusi lo scorso agosto durante la prima tappa del progetto, i ragazzi che hanno commesso reati anche gravi in età incosciente vogliono e possono dimostrare una personale attitudine al lavoro e all’operosità costruttive e legali qualora gli venga offerta un’opportunità.

Il progetto è promosso dall´ Accademia delle Imprese Europea ed il  Ministero della Giustizia, Centro per la Giustizia Minorile di Basilicata e Calabria.

Sarà possibile seguire l’andamento sperimentale e scientifico del progetto in tempo reale sul presente sito grazie ad un Diario di bordo dell’esperienza tenuto dall’interno dell’Istituto Penale dai membri dell’èquipe.
L’ èquipe:
Donna Random (regista indipendente, fotografa e autrice)
Akab (Regista, fumettista e artista italiano)
Andrea Gherpelli (attore e giovane cantautore italiano)
Mauro Pallotta (pittore e scenografo)
Frank Messina (attore)
Ivana Ariobazzani (mediatrice culturale)
Annunziato Marino (mediatore culturale e portavoce  delle imprese)
Adalgisa Bellomo (mediatrice culturale e autrice di testi per format multimediali)
Alessia Giordano (esperta di comunicazioni)
Al team di base si affiancheranno in corso d’opera autori e artisti anche di fama nazionale per rendere più intensi gli input e più presente l’interesse nei confronti dei giovani che vivono una condizione psicologica e sociale spesso di abbandono ed emarginazione sociale molto grave.