WASTD

Presentati con una breve introduzione, ad esempio parlando dei tuoi esordi e cosa ti ha spinto a diventare fumettista.

Che dire, è difficile trovare sempre risposte diverse alla stessa domanda.
Da sempre disegno, Prima per capire fuori, ora per capire dentro.
O almeno per provarci.
Con lo Shok Studio ho cercato di dare un senso alla mia adolescenza spingendo una visione di eroi superfreak schizzoidi e menomati. Funzionò. Robe di america. Ci dividemmo.
Altro giro sul ripiego Innocent Victim. Persi presto di interesse.
Humpty Dumpty. Roba di grafica e primi video.
Islanda e centri sociali. Sir Meat si mette a dipingere.
Come Akab nel 2003 mando un film fatto con 20 euro a Venezia. Ne giro altri due. Altri due festival.
In questo periodo ricomincio a fare fumetti per usarli come storybord per i miei film.
Art Director per Nixon, Redux per Grrrzetik, Interrior per Lamette. 5 fasi e Dummyland in preparazione.
Questa è la risposta di oggi.
Gurdjieff dice che probabilmente in ultima analisi disegno per una carezza.

• Fumettista per passione o professione?

Cosa intendi?
Ti interessa sapere se mi pagano?
Non capisco.
Cmq ho scritto libero professionista sulla carta di identità.

• Dove trai ispirazione per le tue storie e/o disegni.

Da dentro.
Pesco dal calderone dell'immaginario collettivo.
Cerco di prendere i pesci più mostruosi che vivono in profondità nel buio.

• I tuoi fumetti nascono grazie ad un approfondito studio documentativo o lasci che l tua creatività si esprima senza premeditazioni.

Onestamante.
Credo fermamente di aver scelto questa via, per potermi permettere di interessarmi a tutto con una finalità.
La creatività in questo caso è come un filtro per poter metabolizare i feroci attacchi della realtà.
Per rispondere piu precisamente alla tua domanda
direi che sono costantemente in fase di documentazione. Lascio sedimentare. E poi li rigetto su carta, così come li ricordo. In genere orribilmente trasfigurati.
Cmq non è mai che devo fare un fumetto sulla anoressia e mi vado a cercare i documentari di superquark.
E più che andando a Napoli da Milano in treno mi sbronzo con due infermiere di Viterbo che mi raccontano di sta loro paziente anoressica di 23 anni che ha perso tutti i denti e vuole fare la ballerina classica.


• Il fumetto come media di intrattenimento, secondo te può avere altri scopi o finalità come ad esempio rientrare nel settore dell'arte?

No
Davvero
Ad un tipo suscetibile come me questa domanda suona quantomeno assurda.
Diciamo così.
Per quello che ci ho capito io
Con Duchamp
L’arte contemporanea è morta.
Conosco street artisti che sanno fare a malapena sempre la stessa faccina che fanno soldi a palate
E fumettisti mostri del disegno e genialoidi nelle idee fare la fame.
Il fumetto per molti autori prima ancora che per il pubblico è un media di semplificazione della lettura.
Come dire
Ti faccio un disegnino per spiegarti meglio.
In realtà è un mezzo fantastico che unisce pittura e letteratura che innesca un perverso gioco con il fruitore attivo\passivo che il cinema ad esempio non ha.
Ma io come dice Ausonia vivo su marte e qui da noi c’è ancora spazio per sperimentazione e ricerca.
Li da Voi, temo, di no.

• Puoi descrivere il tuo lavoro con 5 parole?

1-negazione 2-rabbia 3-autorecriminazione 4-depressione 5- accettazione.

Come un lutto perenne.

• Qual'è l'errore più frequente, sempre che ce ne sia qualcuno, che ti capita di commettere nel tuo lavoro?

Questa mi sembra una domanda interessante.
Perciò decido di rovinartela dandoti una risposta priva di alcun interesse e sentita dire pure da Maria de Filippi in tv.
L’errore è decisamente alla base del mio lavoro.
Moebius dice di mettere sempre in evidenza nei suoi disegni l’errore.
Carmelo Bene dice che il talento fà quello che vuole
Il genio quello che può.
Maria De Filippi dice trasformare il difetto in effetto.
Machiavelli dice di cavillare su i propri limiti ed essi ti apparterranno.
Io dico è sempre il migliore dei mondi possibile.

• C'è un lettore tipo a cui ti rivolgi per età o cultura?

Si.
Penso a Gesù.

• Quasi sempre i personaggi nelle storie a fumetti sono il soggetto principale. Nei tuoi fumetti i caratteri dei tuoi personaggi rappresentano delle metafore o significati particolari?

Il mio lavoro non è nella testa, Ne nelle parole .

• Quali sono i tuoi progetti futuri?

Allora
Mai come in questo periodo molte sono le cose in cantiere.

C’è questo librone sulle 5 fasi del dolore fatto con illustri colleghi del calibro di Alberto Ponticelli-Ausonia-Tiziano Angri-Officina infernale-Squaz.
Lavorare a questa storia, come da copione, e stato doloroso. Lo dico senza retorica, la natura stessa dell argomento mi ha costretto ad un lavoro sulla memoria alla ricerca di ricordi per nulla piacevoli.
E poi sto lavorando ad un libro di storie brevi – DUMMYLAND- siamo ormai nella terra dei manichini
La società ci usa per il suo osceno ventriloquismo, in piedi.seduti.ridere.piangere.tutti insieme. Tutti soli.
Per quanto riguarda il cinema sto progettando le animazioni per il nuovo film di Serafino Murri.roba di ganstamusicalhiphopdocufiction post amore tossico.

• Se dovessi suggerire un fumettista da intervistare su Wastd, chi potrebbe essere e perchè?

Dario Panzeri. Perchè siamo una mafia.



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