BALENA NERA



Intervista con akab, terrorista creativo con la barba, con nove tatuaggi, con una dannata precisione dialettica e con un gallone di vodka liscia in mano.
Sede dell’intervista: il divano di un amico sopra il locale di un amico ( grazie Paolo “senzascarpe” Libra e Friz gesù Grimaldi).
Compagni di viaggio: un pacchetto di Marlboro rosse , 5 birre carlsberg , 2 gatti dall’animo irrequieto e l’ aria verde , pulita e scintillante che ci circonda.



*akab: capitano, *Pulp: Ismaele

Sono una palla da cannone, Stubb, - disse Achab – che tu mi vuoi stoppare in questa maniera? Ma  fa pure a tuo modo, me n’ ero dimenticato. Scendi pure nella tua tomba notturna dove la gente come te dorme nel sudario, per abituarsi a quello definitivo. Via cane, alla cuccia!

I: Accomodati, intanto piacere.

C: Piacere mio.

I:Ok li ci sono le birre, qui il posacenere  possiamo cominciare.

C:Alè.

I:Prima di tutto volevo sapere cosa significa letteralmente la parola feinshmecker?

C:Ah cazzo, subito una domanda macabra, giustamente. Allora feinshmecker significa buongustaio ed è una parola  tedesca che rimanda ad un concetto che mi ispirò per uno dei miei lavori.  E’ successo un po’ di tempo fa, che un certo signore ha postato una richiesta stravagante sul web, cercava persone disposte a farsi mangiare da lui. Un tranquillo cannibale di provincia.

I:Ah. E cosa è successo?

C: E’  successo che un tot di gente ha risposto a questo annuncio esprimendo la loro volontà di fare parte del banchetto.

I: Ma non è vero..

C:Si Si, invece è verissimo, un simpatico ragazzo ebreo ha vinto il casting e si è fatto mangiare. è morto per il sogno di qualcun altro.

I: Il cannibale è stato arrestato immagino?

C: No appunto, questo è il bello..

I:Cin

C:Cin Cin

C:Non è stato arrestato perché dagli atti processuali risultava che questo cannibale aveva svolto tutti i compiti burocratici meticolosamente, aveva sostanzialmente applicato il diritto di eutanasia, una persona consenziente ha deciso di farsi ammazzare da un'altra, questo è il vero motivo che mi ha spinto a riflettere e a trasformare questa storia in disegni. L’idea semplice di farsi uccidere. Proprio perché si vuole morire.  cmq per la cronaca (nera) il tipo è stato internato.

I:Non fa una piega…cazzo che merda, ma come si è svolto questo banchetto, cioè è avvenuto davvero?

C:Il tedesco si è mangiato i coglioni dell’ebreo.

I:Amen (Feinschmecker di Akab pubblicato dalla Grrrzetic editrice)

C:Il migliore dei mondi possibili, diceva qualcuno.

I:L’unico mondo che abbiamo forse, anzi no! Hai letto della notiziona sulla velocità dei neutrini?

C:Si stamattina, stavo facendo colazione e leggevo della scoperta del Cern nella quale sostanzialmente rimandavano Einstein a Settembre…

I:Humm,infatti povero Alberto. Se fossi vissuto un secolo fa gli sarei voluto essere amico.

C:Bah, uno interessante si, secondo me era pure un poco stronzo, con quei baffetti li da hipster. ma secondo me sono tutti un poco stronzi.

I:Senti, una cosa che mi è venuta in mente, preferisci Rimbaud o Baudelaire?

C:Ah! Che scelta difficile, non credo ci sia una gara, forse però se proprio dovessi scegliere ti direi Baudelaire, semplicemente perché l ho conosciuto prima.

I:Io sono per l’altro invece ma poco male, anche Baudelaire sapeva il fatto suo. Ritorniamo un attimo ai fumetti, pomeriggio mentre scartabellavo tra i cartoni di Bartolini ho dato un occhio alle tavole che verranno esposte al libra, cazzo sono veramente pese. Cioè molto lucide, molto riassuntive ma fanno paura. Volevo mi spiegassi un minimo che approccio hai con l’arte, dal fumetto alla pittura.

C:Chiaro, mi faresti un filtro per cortesia? Allora il mio modo di disegnare e di concepire l’ arte è assolutamente immediato, ho sempre creduto che nel processo creativo, specialmente nel disegno esistano delle regole da seguire che purtroppo, fanno si che una grossa fetta di senso, di freschezza, di terribile ,di ciò che è  vero,  venga perso per strada: una delle poche necessità di cui ho bisogno quando disegno è l’immediatezza. Questo è il riassunto del mio modo di vedere l’arte, massima fedeltà alla sensazione.

I:Ho capito, quindi sei un disegnatore veloce?

C:Il più veloce con cui ho mai avuto a che fare.

I:Altra domanda rapida: chi è Alessandro Baggi? Ho letto su internet un vostro rapido scambio di mail, sembrava ci fosse un grosso sentimento di rassegnazione da parte sua nei confronti della scena italiana. ( E’ un disegnatore di fumetti della Sergio Bonelli Editore)

C: mmm, Dal mio punto di vista.Alessandro è una vittima, un autore che spacca ma che è dovuto scendere a compromessi. Ha provato a disegnare cose sue ma nessuno gli ha dato credito. Ora disegna per la Bonelli. Per me è una cosa molto triste.

I:Però tutti scendiamo a patti no?

C:Si! Tutti, semplicemente bisogna sapere da che parte stare.e cosa sacrificare.

I: Un film figo che mi consigli?

C:Taxidermia, film ucraino (grazie Mikiarov) che racconta con ironia raffinatissima la storia di tre generazioni morte sul nascere.

I:Un film tritapalle insomma?

C:Ahahah,no  molto bello e per nulla noioso, alle volte i russi riescono anche a non essere pesanti.

C.A proposito di questi nostri anni zero, ho fatto un sogno molto preciso, e spero di riuscire a renderlo concreto almeno su carta.

I:Cioè?

C:C’ ero io, l’Italia e una guerra civile.

I:Altro brindisi.

C:Prosit

Guerra civile, guerra incivile, guerra, civile

I:OK,senti capitano, ma tu dove vivi?

C:Periferia sud est di Milano, per lo più avendo sempre da fare mi muovo parecchio, quindi a casa di amici, amiche, un po’ qui e un po’ qui. E questa cosa mi aiuta tantissimo, quando mi sveglio in un luogo diverso assaporo il cambiamento e ne traggo vantaggio. Mi aiuta a non rimanere incastrato nella routine.

I:Disegni sempre?

C:Diciamo che sono un disegnatore autistico. Spesso, ovunque, comunque.

I:E questa storia del festival di Venezia con un tuo lungometraggio? Come è andata?(nel 2003 il suo lungometraggio “Mattatoio” viene selezionato per i 60esimo anniversario della mostra di Venezia)

C:Ah ma ti sei proprio fatto i cazzi miei allora..

I:Mi hanno obbligato.

C:E’ stata una cosa strana. Diciamo che per 4 anni della mia vita ho avuto la fortuna di vivere con una ragazza che non aveva problemi di soldi : in questo periodo  mi sono chiuso in casa e ho studiato cinema da solo, cioè mi sono ossessionato di montaggio, riprese, musiche e balle varie e con diciamo 20 euro ho fatto un lungometraggio.

I:20 euro??

C: E’ una storia lunga ma comunque si, con davvero poche spese.

I:Poi hai mandato il film al festival?

C:No,dei miei amici lo hanno fatto, il film è stato selezionato e mi hanno invitato alle proiezioni. E io diciamo che ero seriamente imbarazzato perché come ho detto avevo fatto questa cosa per me, non per un pubblico, il lungometraggio era un’accozzaglia di cose deliranti che riassumevano, forse, le mie paure.

I:Come è andata alle proiezioni?

C:mmm bah, una merda, io appena iniziava il film prendevo e andavo su un isoletta vicino a Venezia e mi fumavo le canne con un mio amico, ero troppo imbarazzato. Ho fatto quello che non si dovrebbe fare ma davvero era difficile. E poi cazzo volevo fare la rockstar. (non ride)

I:Be magari mi sarei imbarazzato anche io. Poi? Le feste? Le tipelle della laguna? Dai dai raccontami i gossip cazzo, io voglio sapere dei gossip. Ci sarà stato un super puttanaio.

C:Hai detto bene, un puttanaio. Li funziona come da tutte le parti, come negli altri festival, vai e promuovi te stesso, andando alle cene alle feste, parlando con la stampa. Diciamo che io ho latitato un pochino, però una sera ho cenato di fronte a Tarantino.

I:E com’è? Simpatico?

C:Bah diciamo che è orrendo, proprio fisicamente fa cagare, è asimmetrico. Continuava a soffiarsi il naso, fumare e bere Crystal. Questo da quanto ho capito è il trattamento che ti riservano quando fai il botto. E non è una cazzata. E’ vero.

I:Ti piace lui come regista?

C:più no, che si. Comunque credo sia un genialoide, un grande gigante asimmetrico, emblema dei nostri anni. Ha capito il giochino e ora se la gode. Fa quello che vuole quando lo vuole.mi pare abbastanza.

I:Vorresti essere famoso come lui?

C: Mi ricordo di una vecchia intervista fatta ad un giovane Umberto Eco dove diceva una cosa interessante sulla notorietà. Se sei famoso, diceva,  ti autodefisnisci, crei il tuo tempo e le tue regole, quindi la fama in termini di libertà, si. mi interessa.

I:Approvo. In pieno; mi dici per finire, i classici tre desideri che chiederesti al tuo genio della lampada?

C:M io D io M io A more, un po’ più di quella roba li! Di quella sensazione di abbracciare il sole, di essere un cristallo, di sentire la chimica nella terra.
 Fare sempre un sacco di sesso.
Poter fare almeno una volta, per quanto tempo voglio io, una lunga chiaccherata  con tutti quelli che ho sempre odiato; fargli sapere che l’ ultima cosa che faranno prima di morire sarà parlare con me, per tanto. Questo quello che chiederi ,ora. Sono desideri normali, di un uomo semplice.e molto ubriaco.

I:Credo siano desideri condivisi da tutti, che sottoscrivo, che sottoscriveremo tutti, almeno fino a quando non diventeremo dei robot di merda.

C:Magari lo siamo già.