Frammenti di un insegnamento sconosciuto

Graficamente, il simbolo si realizza a partire da una circonferenza suddivisa in nove parti uguali (da qui il nome), dopodiché occorre numerare i punti in senso orario da 1 a 9 e inscrivere un triangolo equilatero avente come vertici i punti 3, 6 e 9. L'unione degli altri punti deriva da un semplice calcolo: se si divide il numero 1 per il numero 7 si ottiene il numero 0,142857142857..., numero periodico di periodo 142857 ripetuto all'infinito. I punti restanti da collegare sono proprio questi sei numeri in questa successione.

Per Gurdjieff questo simbolo rappresentava la "legge del Nove", fusione della "legge del sette" con la "legge del tre". La prima legge descriverebbe ogni processo in cui un fenomeno integrale (come il raggio bianco della Luce) viene convenzionalmente scomposto in sette parti relativamente indipendenti (i sette colori in cui si suddivide la luce); la seconda indicherebbe come ogni fenomeno, dal più piccolo (atomo) fino al più macroscopico (stelle), sia sempre generato e tenuto in vita da tre forze o parti dette "Positiva" o di affermazione, "Negativa" o di resistenza, e "Neutralizzante" o di conciliazione. In questa prospettiva, l'enneagramma rappresenterebbe ogni processo che si mantiene da solo per autorinnovamento, in primis la Vita. Per questo Gurdjieff lo definì "il moto perpetuo ed anche la pietra filosofale degli alchimisti". Egli disse anche: "La conoscenza dell'enneagramma è stata preservata per molto tempo in segreto e se adesso, per così dire, è resa disponibile a tutti, è solo in una forma incompleta e teorica della quale nessuno può fare alcun uso pratico senza istruzioni da parte di chi sa".

I nove Tipi 

    •    Uno: Il Riformatore, Il Critico, Il Perfezionista
evitano la collera, non si arrabbiano e tendono a essere perfetti in ogni cosa
    •    Due: L'Aiutante, Il Generoso, La Nutrice
evitano il bisogno, si vantano di essere di grande aiuto agli altri e non ammettono di aver bisogno degli altri
    •    Tre: Il Manager, L'Organizzatore
evitano l'insuccesso, si identificano con i successi che ottengono
    •    Quattro: Il Romantico, L'Individualista, L'Artista
evitano l'ordinarietà, si ritengono sempre speciali
    •    Cinque: L'Osservatore, Il Pensatore, L'Investigatore
evitano il vuoto, sempre intenti ad aumentare il loro bagaglio di conoscenze
    •    Sei: L'Avvocato del Diavolo, Il Difensore, Il Leale
evitano la devianza, vedono la vita come ordinata da leggi, regole e norme
    •    Sette: L'Entusiasta, L'Avventuriero, Il Materialista
evitano il dolore, amano il divertimento e non notano il dolore altrui
    •    Otto: Il Leader, Il Protettore, Il Guappo
evitano la debolezza, si vantano di essere forti e amano litigare
    •    Nove: Il Mediatore, Il Pacificatore, Il Conservatore
evitano il conflitto, non reggono le tensioni tra le persone e cercano la pace

I tre Centri 

Il Centro dell'Istinto funziona sulla base di impulsi naturali, e ad esso appartengono i Tipi 8, 9 e 1. Gli appartenenti a questo centro tendono a seguire l'istinto e l'abitudine, e agiscono spontaneamente, spesso in reazione a uno stimolo esterno e hanno reazioni spesso senza nessun tipo di controllo iniziale.
Il Centro dell'emozione, invece, funziona sulla base dei sentimenti e dei rapporti con le altre persone, e i Tipi 2, 3 e 4 vi appartengono. Le personalità di questo centro si mostrano accondiscendenti verso gli altri e seguono le sensazioni che provano. Tendono inoltre ad avere incontri con gli altri a livello personale.
Infine, il Centro della razionalità funziona sulla base dello studio e della riflessione, e vi fanno parte i Tipi 5, 6 e 7. Gli appartenenti a quest'ultimo centro si allontanano volontariamente dalla realtà per riflettere (spesso da soli) e agiscono solitamente in seguito a una ponderata decisione.

Secondo le critiche, le pretese di validità dell'enneagramma della personalità possono essere attribuite al cosiddetto Effetto Forer, e cioè alla tendenza dell'individuo di credere che una descrizione sia ritagliata perfettamente su misura propria anche quando essa è formulata in termini molto generici.