talking about (r)evolution

 Burney Akab Aion
         
            ma posso dirla tutta?
            ok. noi di certo non saremo i salvatori della patria. ma tutte le parole tutti gli sforzi tutte le analisi piu o meno lucide. spenderci una vita. e poi il punto è semplicissimo. il fumetto conta 0 e vale meno perchè è fatto da gente che conta meno e vale zero. cazzo. è matematica.qua uno che sa mangiare con forchetta è coltello è considerato un maestro mondiale del galateo. non ci sono i paradigmi.scrivere un romanzo è mille volte meno complesso di fare un libro a fumetti. è una cosa ovia. in uno dei due il lavoro è doppio. anzi triplo. ma viene considerato meno della metà.come se i romanzieri in giro fossero tutti joice o melville. il punto è che il cinema e la letteratura hanno saputo esplorare il media più affondo tirando fuori picchi su cui poi tutti gli altri hanno vissuto di rendita. quali sono i picchi del fumetto?
            whactman? il cavaliere oscuro? maus?città di vetro?pompeo?il mio cazzo disegnato male? sono questi? e secondo voi non sono superabili?
   
 
            che poi si parla ancora del confine tra fumetto popolare e fumetto d'autore. è come paragonare la signora fletcher con funny games. per fare un esempio.questi stanno fuori

      Alberto Ponticelli
         
            superabilissimi.
            ma infatti chi si prende troppo sul serio in questo campo deve rendersi conto che nessun lavoro,e ribadisco nessuno,nella storia del fumetto mondiale, ha cambiato una briciola nel modo di pensare e vivere della comunità mondiale.
            quindi queste ossessioni per i morti sono l'esatto specchio di un ghetto che gioca a fare il grande.
 
      Ausonia Ventitre
         
            queste sono ovvietà e lo sai. non che il tuo non sia un discorso pertinente... ma è risaputo. voglio dire... e quindi?

            la mia risposta ovvia è:
            nel fumetto non girano soldi. punto. se non ci sono soldi non c'è business, se non c'è business non ci sono i salotti buoni, se non ci sono i salotti buoni non ci sono i media, se non ci sono i media ciò che fai semplicemente non esiste.

            noi non esistiamo.
  
            poi... sul resto... ti dico, io un fumetto che mi sia piaciuto come certi film o certi romanzi non l'ho ancora letto.
            è per questo che uno fa fumetti per cercare di farne uno come si deve.

            poi... è anche vero che come mezzo fa acqua da tutte le parti. diciamolo. non ha mai avuto presa sul grande pubblico e mai ne avrà.

            io un gipi che si da al cinema lo capisco benissimo.

  Burney Akab Aion
    
     
            bò.
            troppe ramificazioni. e ci si perde sempre. io non sono d'accordo che nessun fumetto ha avuto un impatto mondiale tanto da cambiarlo un pochino. penso a tutto il lavoro di alan moore da v for vendetta e la faccia di v vista tra gli scontri in grecia. o i vari gruppi nel mondo tipo w for wikileaks.ma anche il lavoro di bodè e conseguente sciacalaggio della street art oppure il lavoro su from hell che a tuttoggi è considerata la teoria più accreditata sugli omicidi di whitechapel. e questi sono esempi che considerano il concetto di mercato\massa. ma davvero non è di questo che parlavo.parlavo del rapporto soggettivo. sia di quello subito da lettore sia di quello possibile di autore.il discorso sulla percezione.mi chiedo. è un limite davvero del linguaggio in se. o è un fatto blandamente culturale?è chiaro che se per 100 anni ripeti a tutti. i fumetti sono solo cazzate.i fumetti sono solo cazzate.i fumetti sono solo cazzate.i fumetti sono solo cazzate.i fumetti sono solo cazzate.i fumetti sono solo cazzate. la gente dice. i fumetti sono solo cazzate. cmq come linguaggio per quanto mi riguarda è il più complesso e affascinante che conosca.altro che acqua da tutte le parti.
   
      Alberto Ponticelli
         
            in che senso fa acqua da tutte le parti?il fumetto è un mezzo di fortuna quindi?il cinema è la serie a ?o semplicemente un gipi non è abbastanza geniale da essere riconosciuto come autore di letteratura e quindi usa un mezzo più rumoroso per far sentire le sue storie?
   
      Ausonia Ventitre

     fa acqua da tutte le parti come oggetto per le masse. da fruire è certamente molto più impegnativo di un film.

            gipi fa benissimo proprio perché dopo venti anni di fumetto si è reso conto che non stava parlando a nessuno.
            e alla fine lo capisco, perché quello che gli interessa è raccontare storie. il fumetto è un mezzo come un altro in questo senso.
   
          Pasquale Squaz Todisco
         
            anche secondo me gipi fa benissimo. forse la questione è che il fumetto non dovrebbe più raccontare storie, ma cercare di fare altro.
   
      Tiziano Angri
         
            cosa intendi "per altro" pasquà?

      Officina Infernale
         
            Più che altro il fumetto non e' mai diventato quel media come lo e' diventato il cinema, pensate se il cinema fosse rimasto per pochi e non fosse diventato quel che e' diventato.
            Pensate i supereroi sono considerati per ragazzini dalla massa quindi sportsman allo stesso livello di elektra assasin etc.
            Il fumetto e' rimasto anzi si e' eclissato in quel ghetto che noi tutti sappiamo, l'unico modo per"colpire la massa" e' usare i media piu'conosciuti per diffonderlo e poi Cmq proporre roba che abbia l'impatto di un incudine su una testa di Cazzo, no le pippe esistenziali del giovane wherther che vota a sinistra
   
      Pasquale Squaz Todisco
         
            altre forme di interazione testo/immagine. non narrative. è una cosa che mi gira in testa da tempo.se il fumetto vuole andare avanti e non a rimorchio degli altri media, dovrebbe puntare sulle sue qualità specifiche.. sulla sua unicità. nei fumetti degli esordi si sprecano gli esempi di fumetti "altri", poi si è imposta una certa forma mentis per cui bisognava raccontare e raccontare e raccontare. come fossimo tutti bambini da mandare a letto la sera. sarebbe ora di andarsi a vedere quante possibilità sono rimaste schiacciate dalla storia.

            oggi come oggi invece, se uno è un narratore (come gipi appunto), molto meglio il cinema. ma mille volte meglio.
   
      Tiziano Angri
     
            eh eh, non a caso sto facendo un libro di fiabe
            comunque questo è uno spunto che merita assai
   
   
  
      Burney Akab Aion
         
            cazzo si. super interessante quel che dici squaz. è la stessa cosa sucessa nel cinema. nei primi anni era selvaggio.incontrollato. in un certo senso, anzi nel senso pieno. ogni film era un film sperimentale. e hanno fatto di tutto. cazzo tutto! e poi come dicevi giustamente tu lo hanno addomesticato. allora qui arriviamo al vero cuore nero della questione. che io titubavo a tirar fuori per non sembrare il solito pazzo esagerato.
            ma quindi c'è una volontà del sistema nel voler tenere la percezione del fumetto allo stadio infantile?
            tutto il fumetto americano durante la guerra è sempre stato usato come fortissima arma propagandistica. da superman a capitan america. in maniera sfacciata.stesso discorso nel cinema. una volta capito il potere suggestivo del mezzo lo hanno schiacciato per poterne fare ciò che preferivano. niente di strano. sono le normalissime dinamiche di potere umano.sono quindi pazzo?
   
      Pasquale Squaz Todisco

            non sei pazzo. secondo me è proprio così: tutto addomesticato.

casa e disegni albero

[08/07/11 13.21.31] Andrea Lavagnini: già il fatto che il fumetto in se è un mezzo in cui il continuo è unitario e non lineare
[08/07/11 13.21.44] Andrea Lavagnini: per cui un fumetto non è come un film che si legge in uno scorrere
[08/07/11 13.21.53] Andrea Lavagnini: ma si può leggere in un unico
[08/07/11 13.22.04] Andrea Lavagnini: per dire io posso tornare indietro e leggermi la dida del cane
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[08/07/11 13.22.13] akab23: ogni cosa e congelata
[08/07/11 13.22.16] akab23: è
[08/07/11 13.22.40] Andrea Lavagnini: già questo è una caratteristica peculiare
[08/07/11 13.22.50] Andrea Lavagnini: nessun altra forma d'arte ce l'ha
[08/07/11 13.23.00] Andrea Lavagnini: essendo temporalizzato il cinema
[08/07/11 13.23.10] Andrea Lavagnini: anche se lo mandi indietro un libro
[08/07/11 13.23.16] Andrea Lavagnini: ( pardon film)
[08/07/11 13.23.21] Andrea Lavagnini: non puoi vederlo al contrario
[08/07/11 13.23.36] Andrea Lavagnini: mentre un fumetto ( i manga tradotti insegnano) puoi leggerlo al contrario
[08/07/11 13.24.02] Andrea Lavagnini: o puoi leggerlo a balzi
[08/07/11 13.24.15] Andrea Lavagnini: l'idea che tu abbia creato tutto e poi distribuito in altro modo
[08/07/11 13.24.16] akab23: lavora su continue doppie associazioni
[08/07/11 13.24.21] Andrea Lavagnini: già
[08/07/11 13.24.37] akab23: e poi smontare e rimontare
[08/07/11 13.24.44] akab23: da lettore
[08/07/11 13.25.06] Andrea Lavagnini: questa cosa anche per raccontare in maniera finalizzata ( e non autoriale) non è mai stata esplorata
[08/07/11 13.25.20] Andrea Lavagnini: ed è una bomba cazzo
[08/07/11 13.26.21] akab23: guarda
[08/07/11 13.26.33] akab23: senza cascare in giochini del cazzo
[08/07/11 13.27.05] akab23: è ora di uscire da sto complesso di inferiorità nei confronti degli altri media
[08/07/11 13.27.08] akab23: che in realtà
[08/07/11 13.27.24] akab23: hanno solo che da sucare dal fumetto come linguaggio
[08/07/11 13.27.49] Andrea Lavagnini: guarda che, come dicevo ad albe, il fumetto è un linguaggio superiore
[08/07/11 13.28.01] Andrea Lavagnini: sono fermamente convinto che sia stato usato al 1%
[08/07/11 13.28.12] akab23: ti sottoscrivo
[08/07/11 13.28.27] Andrea Lavagnini: sto riuscendo, settembre un altro colloquio, a farmi dare la tesi sulla semiotica del fumetto
[08/07/11 13.28.36] Andrea Lavagnini: di fatto è un linguaggio
[08/07/11 13.28.50] Andrea Lavagnini: puoi farci filosofia, narrare,
[08/07/11 13.28.59] Andrea Lavagnini: pregare, cucinare
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[08/07/11 13.29.24] Andrea Lavagnini: cosa che il cinema è in parte ( se vuoi gli audiovisivi quindi cinema televisione video)
[08/07/11 13.29.40] Andrea Lavagnini: in quando costretto in formule precise
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[08/07/11 13.30.09] Andrea Lavagnini: il fumetto riporta il linguaggio al contatto con l'immagine
[08/07/11 13.30.30] Andrea Lavagnini: questo è un cortocircuito unico
[08/07/11 13.31.13] Andrea Lavagnini: tu puoi doppiare ( casa e disegni casa) sdoppiare ( casa e disegni albero) o aggiungere ( disegni casa e scrivi bella )
[08/07/11 13.31.24] akab23: ma infatti avrei intuito che ormai il mio lavoro sta naufragando sempre di più nello oceano dell anti didascalismo
[08/07/11 13.31.31] akab23: sempre metterli in conflitto
[08/07/11 13.31.39] akab23: parola-immaggine
[08/07/11 13.31.56] akab23: quello che ne esce è una tterza roba
[08/07/11 13.32.06] akab23: diversa per ognuno che la subisce
[08/07/11 13.32.35] akab23: ovviamente se il risultato fosse un continuo non sense non avrebbe appunto senso
[08/07/11 13.32.45] Andrea Lavagnini: sottoscrivo....nello scrivere tutto brucia mi sono accorto che di fatto scrivere le sceneggiature come si fanno è una cazzata
[08/07/11 13.32.57] akab23: siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
[08/07/11 13.33.08] akab23: una cazzata gigantesca
[08/07/11 13.33.20] akab23: prescindendo dal fatto che ognuno è diverso
[08/07/11 13.33.20] Andrea Lavagnini: non voglio essere pretenzioso, ma sto strutturando un mio modo di scriverle
[08/07/11 13.33.25] Andrea Lavagnini: che nasce dal fatto che
[08/07/11 13.33.38] Andrea Lavagnini: a- io non possido l'immagine quindi la devo scrivere
[08/07/11 13.33.55] Andrea Lavagnini: b- io possiedo lo scritto che però non può essere nell'immagine
[08/07/11 13.34.04] Andrea Lavagnini: perchè deve autonomizzarsi
[08/07/11 13.34.17] akab23: AAAAAAAAAA
[08/07/11 13.34.42] akab23: è come per la fisica quantistica
[08/07/11 13.35.13] akab23: se lo capisci- non lo puoi vedere. se lo vedi non lo puoi capire
[08/07/11 13.35.32] Andrea Lavagnini: già infatti sono convinto che vadano scissi
[08/07/11 13.35.42] Andrea Lavagnini: io sto scrivando delle pagine di dida-dialoghi
[08/07/11 13.35.53] Andrea Lavagnini: e delle pagini in cui scrivo immagini e ambienti
[08/07/11 13.36.16] Andrea Lavagnini: credo sia anche il modo più onesto perchè sceneggiatore e disegnatore lavorino
[08/07/11 13.36.31] Andrea Lavagnini: il disegnatore di fatto è l'unico che possiede entrambi
[08/07/11 13.36.39] Andrea Lavagnini: e crea quella terza cosa
[08/07/11 13.36.42] Andrea Lavagnini: di cui si parlava sopra
[08/07/11 13.37.04] akab23: fantastico
[08/07/11 13.37.08] Andrea Lavagnini: ma credo che proprio come scrittura finchè uno non impara a dividerla
[08/07/11 13.37.13] Andrea Lavagnini: dall'immagine supposta
[08/07/11 13.37.18] Andrea Lavagnini: non possa essere una cosa autonoma
[08/07/11 13.37.29] Andrea Lavagnini: se tu ti leggi tutto brucia
[08/07/11 13.37.35] Andrea Lavagnini: dal lato delle dida-dialoghi
[08/07/11 13.37.43] Andrea Lavagnini: deve funzionare come lettura scritta
[08/07/11 13.38.04] Andrea Lavagnini: se prendi, anche i grandi sceneggiatori se vuoi,
[08/07/11 13.38.15] Andrea Lavagnini: spesso le sceneggiature non funzionano solo nello scritto
[08/07/11 13.38.35] Andrea Lavagnini: mentre chessò per gli scrittori di teatro funziona benissimo
[08/07/11 13.38.55] Andrea Lavagnini: pirandello te lo leggi anche senza gli attori che tte lo recitano
[08/07/11 13.39.05] akab23: ..discorsi fiume..
[08/07/11 13.39.11] Andrea Lavagnini: lo so lo so
[08/07/11 13.39.12] akab23: cmq stando terra terra
[08/07/11 13.39.22] Andrea Lavagnini: chiedo perdono
[08/07/11 13.39.25] akab23: il testo deve funzionare da solo
[08/07/11 13.39.35] akab23: esattamente come l'immaggine
[08/07/11 13.39.48] akab23: deve essere la somma di due cose potenti
[08/07/11 13.40.01] akab23: non l'abbraccio sgangherato di due debolezze
[08/07/11 13.40.10] akab23: (leggi fumetto popolare)
[08/07/11 13.40.27] Andrea Lavagnini: amen
[08/07/11 13.41.02] Andrea Lavagnini: è quello che in fumosità stavo anche io cercando di dire...i codici di appoggio ( disegno senza testo e testo senza immagine) devono essere con i controcazzi
[08/07/11 13.41.31] akab23: e questo è quanto