MANTRA DI SHIVA IL DISTRUTTORE


Uno degli epiteti di Śiva più diffusi è Hara, che letteralmente significa "Colui che porta via", "Colui che distrugge". L'aspetto distruttivo, come si è già detto, è da ricercarsi nelle origini dell'Induismo, negli inni vedici più antichi, in cui era chiamato Rudra e dipinto come una deità terrifica e potente, a cui venivano offerti numerosi tipi di Yajña (riti sacrificali).

La Trimurti, detta anche erroneamente Trinità indù. Brahmā, Śiva, Viṣṇu.
Con la diffusione del concetto di Trimurti, la figura di Śiva divenne indissolubilmente legata e identificata principalmente con il suo aspetto dissolutivo e quindi rinnovatore (senza tuttavia dimenticare o trascurare gli altri aspetti).
Nella Trimurti Śiva rappresenta la forza che riassorbe i mondi e gli esseri nel Brahman immanifesto; è l'aspetto divino che conclude i cicli duali di vita-morte, per consentire a Brahmā (l'aspetto creativo) di iniziarne degli altri; è anche il Signore che distrugge la separazione tra il Sè individuale (Jīvatma) e il Sè universale (Paramatma).
L'appellativo di "distruttore" non è quindi da intendersi in senso negativo, in quanto l'azione distruttrice si esplica in realtà contro ciò che ostacola (Śiva è distruttore dell'ignoranza e del velo di Maya, l'illusione metafisica che tiene separato l'individuale dall'universale), oppure è un aspetto della necessità degli eventi: non è possibile una creazione senza una precedente distruzione.

Poiché la Trimurti è correlata anche coi tre Guna (le tre tendenze, o qualità della manifestazione), come componente della Trimurti ed in virtù del suo appellativo di Distruttore, Śiva è anche considerato l'aspetto divino preposto al controllo del tamas, la tendenza disintegrante, cui sono associate qualità come passività, inerzia, non-azione, ignoranza; qualità che si riferiscono al mondo sensibile, quello delle azioni cioè: solo tramite la non-azione, la rinuncia ai vizi come alle virtù, al bene come al male, è possibile la realizzazione.

‎"tryambakaṃ yajāmahe sugandhiṃ puṣṭi-vardhanamurvārukam
iva bandhanān mṛtyor mukṣīya māmṛtāt
"