Carta Straccia


Il tuo stile è selvaggio. Quanto sei selvatico e quanto sei addomesticato?

Non sono un animale.
Ma se mi fai un altra domanda del genere sono pronto a sbranarti.


Qual è il tuo punto di riferimento creativo?
Da chi sei stato maggiormente influenzato nella pittura, nel fumetto e nella regia?

Allora. A livello conscio per me esiste un prima e dopo Egon Schiele. Punto.
Andavo al primo anno di liceo artistico e già i professori erano riusciti a trasformare la mia passione per il disegno in noiosissime sedute quotidiane di copia dal vero di mezzi busti sfasciati. Sempre gli stessi. Mortali. Per fortuna un pomeriggio in tram Fabio Folla caccia fuori dalla borsa sto catalogo di Egon Schile, e per me cambia tutto. Ma ti copio e incollo un significativo e commovente scambio con Alessandro Baggi.

Akab: sai quella roba tipo "tu doveri quando hanno sparato a Jfk o sono cadute le torri gemelle?" ecco, io ricordo perfettamente la prima volta che ho visto un disegno di Schiele. Ero su un tram. Il 12. Mi ha cambiato la vita per sempre. Ancora adesso quando mi ricapita di trovare qualche disegnino suo minore che ancora non avevo visto mi sciolgo. Chissà poi perché .. non mi capita con nessun altro."
Baggi: Egon Schiele, io a 18 anni non sapevo proprio chi cazzo fosse, ero in una galleria di Brera con mio padre e vedo lì sul tavolino questo libro: lo sfoglio, e vedo il Disegno che si chiarisce e si semplifica come prima di allora mai; rettangoli, sfere, triangoli, tutto è fatto di queste elementari figure, le case, i girasoli, tutto! E gli dico, a quelli lì : "Ma... chi e' questo pittore? Lo vendete, questo libro?"... E loro non me l'hanno venduto, poiché era loro, della Galleria.
E io sono andato in giro a cercarlo, e l'ho trovato, e adesso faccio il disegnatore di mestiere; Egon Schiele, guai a chi me lo tocca.
Akab: .. e non so se ti è mai capitato di leggere le sue lettere o le pagine dei suoi diari..sono incredibili. Di una modernità eterna. Come i suoi disegni...
Ecco. Appunto. Stavo giusto guardando se c'era qualcosa di suo tra gli scritti in rete.
Questa la prima cosa che ho trovato:
“Eterno sin dall'inizio è Dio, l'uomo lo chiama Buddha, Zarathustra, Osiride, Zeus o Cristo, e eterna come Dio è la cosa più divina presso di lui: l'Arte. L'Arte non può essere moderna; l'Arte è eterna dall'origine”
(22 aprile 1912 Schiele, “Diario dal carcere”,).
Il ritorno dell'eterno.
Baggi: Bellissimo...
Si, poi ho preso diversi libri, ma il mio catalogo "Mazzotta" di una mostra che si fece a Milano negli anni '80 è quello che ho spolpato di più. Su quello c'erano alcuni suoi scritti, credo; o li ho letti sull'altro, quello della Rizzoli "I Classici Dell'Arte"...
Ho letto anche i diari di Arnulf Rainer (austriaco anche lui) e dei suoi esperimenti di regressione, di come si avventasse sulle tavole del suo studio, allucinato da sostanze, spappolando il colore a manate, con degli stracci... "Ero diventato un pittore animale...un pittore-tigre, un pittore-orso...". Cose del 1950, '51... I suoi lavori più famosi sono successivi, ma lui lavorava così già 60 anni fa.
Adesso vado a seguire queste finestrine che ci sono sempre su Facebook e faccio ciò che Loro mi ordinano di fare: Rimetti Subito in Forma i Muscoli e Conosci Donne Mature; a William Hill Casinò, on line, mi sa che non so giocare.
Buona serata, questa scoperta all'avanguardia nel campo della ridefinizione dei muscoli ecc.
Akab: Ahahah! a me invece dice che è il compleanno di Michele e di altre 9 persone. che dovrei fare un dono per il world aids day
e che mi serve assolutamente un Tặng 400 Tivi LCD

Dove, come e quando hai iniziato a mettere mano a quegli strani disegnini che poi sono diventati la tua professione?

come tutti, da bambino. Mai più smesso.

Qual è stata la genesi del tuo stile spezzato e farneticante? Certo non te l'hanno insegnato a scuola...

Come dicevo sopra la Scuola mi ha insegnato la bontà delle sostanze stupefacenti  e che con l'utilizzo della retorica si può evitare di stare in classe. Ero infatti rappresentate di istituto quindi per me quegli anni sono stati davvero spassosissimi avevo una specie di lascia passare per saltare tutte le lezioni "mi scusi ma c'è la guerra nel golfo dobbiamo assolutamente organizzare una assemblea" e giù di chillum. Molto bene. Gli stessi anni del liceo coincidono con i primi passi dello Shok Studio e dovendo confrontarmi a 16 anni con disegnatori mostruosi come Ponticelli, Di Modica, Scintu, Salvador preferii concentrarmi sul aspetto registico\organizzativo.D'altra parte ero un esperto di retorica, no? e così per paradosso gli anni in cui ho disegnato di meno sono stati proprio quelli con lo Shok Studio, che poi è stata una delle ragioni che ha portato alla chiusura. Per me era diventato troppo frustrante dovermi occupare in terza persona delle faccende creative. E così fine. E me ne vado un anno in Islanda. Altra storia fiume. Ve la risparmio. In ogni caso posso letteralmente dire che in quei sei mesi di buio e sei mesi di luce ho ricominciato a disegnare da zero. Passavo molto tempo con i bambini e ho chili di quaderni riempiti con queste semplici forme infantili. Un cerchio. Un rettangolo. Un triangolo. E da lì è ripartito tutto.


Ci racconti l'esperienza con lo Shok Studio dagli esordi alle pubblicazioni con la Dark Horse?

Cazzo. Questo è un argomento sconfinato. L'altro giorno ho provato a fare questa domanda ad Alberto Ponticelli e ci siamo resi conto che non si riesce ad esaurire quella esperienza in un unica conversazione. Stiamo pensando di mettere tutti i pezzi insieme per raccontarla in un libro. Ti copio e incollo un pezzettino "per me lo Shok è stato 4 anni sparati ad una velocità ultrasonica. Folli energie che si addizionavano senza alcun controllo. 24 ore su 24 ore di continue scoperte e orge creative. Ricordo un milioni di sfiancanti riunioni al Bellintani. Mi ricordo che una volta così di punto in bianco Salvador mi diede uno schiaffo in piena faccia e poi tentò di baciarmi. Ricordo le cene ai ristoranti da cui si andava via senza pagare. Lo studio in via plezzo. Gli scherzi disumani ad Andrusiani. Elio che scappava di casa un giorno si e uno no. La faccia di Calabrò. La voce di Ponzi. Le fidanzate di Giovanni.. troppa roba. Troppa troppa roba."


Uno degli ultimi post sul tuo blog è l'uomo di latta di oziana memoria...
Che rapporto hai con quel genere di letteratura per "l'infanzia"?

Non è che abbia un rapporto particolare con le favole piuttosto che con una rivista di odontoiatria. Vivo di suggestioni che possono venire dal fantastico mondo di Everywhere.

Attualmente quali sono gli autori di fumetto che stanno portando innovazione sia in Italia che all'estero?

Stefano Tamburini.
 
Cosa ne pensi del fumetto digitale, può divenire una valida alternativa al fumetto cartaceo?
In che modo?

In realtà non ne penso niente.

Se potessi resuscitare qualcuno chi resusciteresti?

Vauro e Vincino. R.I.P.

Se dovessi distruggere la tua intera opera come vorresti che avvenisse?

Coi secoli.
Potrete incontrare il signor AKAB questo sabato 24 Marzo 2012 nella libreria "K - libri & altre meraviglie" in via Conte di Ruvo 139 (Pescara)